L’esclusione di Roberto Saviano dalla delegazione italiana alla Buchmesse di Francoforte, dove l’Italia è ospite d’onore, ha scatenato un’ondata di polemiche e critiche.

Il commissario straordinario Mazza ha motivato la scelta sottolineando la volontà di presentare autori con opere integralmente originali e di dare spazio ad altre voci.

Saviano ha risposto con forza, esprimendo orgoglio per non essere stato invitato da quello che considera “il più ignorante Governo della Storia italiana”. Ha inoltre criticato le motivazioni ufficiali come pretesti per escludere voci scomode, evidenziando come tali azioni sollevino ancor più supporto dalla comunità culturale e civile.

In segno di solidarietà, gli scrittori Paolo Giordano e Sandro Veronesi hanno deciso di non partecipare all’evento. Veronesi ha rifiutato l’invito criticando le ragioni “balorde e ridicole” fornite per l’esclusione di Saviano, mentre Giordano, informato della non partecipazione di Saviano, ha pianificato un impegno alternativo. Entrambi sottolineano come l’inclusione o l’esclusione basata su criteri politici sia inaccettabile nel campo culturale.

Nonostante l’esclusione, Saviano sarà presente a Francoforte, invitato da una casa editrice tedesca, dimostrando che la sua voce non può essere facilmente silenziata.

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