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La situazione sul Lago di Como sta raggiungendo livelli critici a causa dell’incremento esponenziale delle imbarcazioni.

Recentemente, la Cna ha organizzato un incontro con circa 110 operatori del settore nautico per discutere le implicazioni delle normative vigenti e il crescente numero di natanti. Questa riunione, stimolata dal prefetto Andrea Polichetti, ha messo in luce la necessità di maggiore chiarezza nelle regole e nei controlli.

Durante l’incontro, il maggiore della Guardia di Finanza, Lorenzo Pellecchia, ha delineato le norme attuali e ha evidenziato le frequenti irregolarità, dalla mancanza di documentazione adeguata all’utilizzo improprio delle imbarcazioni. La crescita del noleggio è stata sorprendente: gli operatori sono passati da 17 a 253 dal 2015 al 2024, un aumento del 1.217%, mentre le agenzie di noleggio sono cresciute del 49,3%. Questo ha portato a un traffico di oltre 7.000 imbarcazioni sul lago.

L’assenza di vincoli nella normativa del 2021 ha permesso questa crescita incontrollata, come sottolineato dall’Autorità di Bacino. Pertanto, è necessario un intervento normativo per regolare meglio il settore. Il sindaco Alessandro Rapinese ha menzionato il lavoro con la Regione per una soluzione definitiva agli imbarchi, ma molti temono che le nuove disposizioni non risolvano i problemi esistenti.

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