Il Maserati Innovation Lab di Modena, attivo dal 2015 in via Emilia Ovest, sembra avvicinarsi alla chiusura a seguito di recenti decisioni aziendali.

Cinque anni fa, questo centro era stato inaugurato come simbolo di eccellenza nella motor valley, ma oggi, il ridimensionamento delle funzioni e il trasferimento di 400 ingegneri alla “torre” di via Divisione Acqui segna un punto di svolta.

Questo cambiamento fa parte di una più ampia riorganizzazione iniziata con l’introduzione della cassa integrazione a dicembre, seguita da contratti di solidarietà e da un piano di esuberi volontari annunciato ad aprile. La logica dietro queste mosse sembra essere quella di ridurre significativamente i costi, sia per quanto riguarda gli spazi sia il personale.

L’Innovation Lab ha rappresentato un importante contributo alla ricerca e allo sviluppo nel settore automotive, essendo stato la culla di modelli di successo come la Maserati Levante e la Alfa Romeo Giulia. Tuttavia, la riorganizzazione ha portato al trasferimento di attività vitali come i simulatori statico-dinamico e i banchi di rifrazione solare, lasciando a Modena solo lo sviluppo di tecnologie legate alle auto elettriche.

I sindacati, esprimendo forte delusione, sottolineano come queste politiche aziendali possano segnare una perdita di competitività strategica per l’intero settore automobilistico italiano. L’assenza di investimenti adeguati e di nuovi lanci di vetture viene vista come un segnale negativo per il futuro di Maserati e per l’industria automobilistica italiana nel suo complesso. La situazione, quindi, desta preoccupazione non solo per i lavoratori direttamente coinvolti ma per tutto il tessuto industriale del paese.

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