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La promessa di rendere accessibile il Colosseo per i disabili a Roma sembra ancora un miraggio, nonostante siano trascorsi oltre 300 giorni dall’incidente che ha attirato l’attenzione globale.

La foto di Sam, una turista americana in carrozzina trasportata da vigili urbani sulle scale a causa dell’assenza di ascensori, ha evidenziato le sfide di accesso che persistono al Colosseo per i disabili

Nonostante le dichiarazioni del sindaco Gualtieri e dell’assessore Patané riguardo all’eliminazione delle barriere architettoniche, il cambiamento concreto è mancato. Nonostante siano state effettuate verifiche tecniche e progetti per installare ascensori all’interno del Colosseo, la realizzazione pratica è ancora assente e i disabili restano fuori.

Attualmente, l’unica modifica tangibile è stata l’estensione del marciapiede lungo via Nicola Salvi, ma questo non ha affrontato il problema principale dell’accesso al Colosseo per i disabili. I 300 metri di discesa verso il monumento rimangono insormontabili, un ostacolo non solo per le sedie a rotelle ma anche per le famiglie con passeggini.

L’uso dei montascale nelle stazioni si è rivelato complicato: l’attivazione richiede una chiamata tramite citofono, senza garanzie di risposta o assistenza da parte del personale. A oggi, 23 stazioni della metropolitana rimangono inaccessibili, mantenendo un isolamento per chiunque desideri esplorare la storia di Roma.

La città eterna sembra bloccata nel tempo, incapace di tradurre le promesse in azioni concrete per garantire l’accessibilità universale.

Le Ultime notizie da Roma in tempo reale      Fonte: Il Corriere della Sera


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