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La città di Messina è stata teatro di una significativa manifestazione pacifica ma determinata, che ha messo in pausa gli incontri previsti a Palazzo Zanca riguardanti il progetto del ponte sullo Stretto.

L’evento, previsto per la mattina tra l’amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci, l’amministrazione guidata dal sindaco Basile e i consiglieri comunali, aveva l’obiettivo di discutere tematiche legate agli espropri necessari per l’avvio dei lavori.
Oltre un centinaio di cittadini, muniti di bandiere “No Ponte”, hanno occupato l’aula consiliare, portando al rinvio della presentazione del rinnovato progetto definitivo e della discussione sul tavolo tecnico, prevista per il pomeriggio con la presenza di delegati della società civile. La decisione di bloccare i lavori sottolinea le profonde preoccupazioni dei messinesi rispetto all’impatto che la costruzione del ponte potrebbe avere sul territorio, sulla comunità e sull’ambiente.
Il progetto del ponte, che prevede costi cresciuti da 8,5 a 13,5 miliardi di euro negli ultimi tredici anni, oltre a un ulteriore miliardo per le opere accessorie, si trova ora al centro di un acceso dibattito pubblico. Particolarmente critico è il capitolo degli espropri, con molti cittadini preoccupati per la possibilità di dover abbandonare le proprie case o attività commerciali.
La manifestazione ha dimostrato come il dialogo tra le autorità e i cittadini sia fondamentale per affrontare le complesse questioni legate a un’opera di tale portata. Le preoccupazioni espresse riguardano non solo le modalità di espropri, ma anche le implicazioni a lungo termine per la città di Messina e per l’intero contesto ambientale e sociale dello Stretto.
Mentre il comitato scientifico ha dato il proprio assenso all’aggiornamento del progetto presentato dalla società Stretto di Messina, evidenziando al contempo 68 criticità, emerge chiaramente la necessità di un’ulteriore riflessione e di modifiche sostanziali. Temi come la resistenza del ponte a eventi sismici e forti venti, l’utilizzo dei materiali e le analisi strutturali richiedono attenzione e soluzioni innovative per garantire la sicurezza e la sostenibilità dell’opera.

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