By Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha finalmente approvato una risoluzione tanto attesa chiedendo un cessate il fuoco a Gaza. Questo storico passo avviene dopo mesi di stallo, segnando un momento cruciale per la regione.
La risoluzione, con 14 voti a favore e l’astensione degli Stati Uniti, chiede un cessate il fuoco immediato durante il Ramadan, rispettato da tutte le parti coinvolte. Si auspica che questo porti a una tregua duratura e sostenibile, insieme al rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. L’accesso umanitario è un aspetto cruciale della risoluzione per affrontare le necessità mediche e umanitarie della popolazione coinvolta.
Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha sottolineato l’importanza di attuare questa risoluzione senza indugi, considerando imperdonabile qualsiasi fallimento in tal senso.
L’ambasciatrice americana all’ONU, Linda Thomas-Greenfield, ha esortato Hamas a liberare gli ostaggi, sottolineando che il cessate il fuoco può iniziare immediatamente con questo gesto.
Tuttavia, l’astensione degli Stati Uniti ha suscitato reazioni, con il premier israeliano Benyamin Netanyahu che ha annullato una delegazione di alto livello in partenza per Washington.
Mentre si discuteva al Consiglio di Sicurezza, sono stati riportati lanci di razzi su Ashdod dalla Striscia di Gaza, con Hamas che ha rivendicato la responsabilità. Questi eventi sottolineano l’urgenza di trovare una soluzione pacifica alla situazione.
Una delegazione israeliana è giunta al Cairo per negoziati aggiuntivi, evidenziando gli sforzi internazionali per raggiungere un accordo di cessate il fuoco e per uno scambio di ostaggi.
Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha espresso il crescente consenso internazionale sulla necessità di un cessate il fuoco a Gaza e ha ammonito contro qualsiasi invasione di terra a Rafah, sottolineando il potenziale disastro umanitario.
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