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Nel maggio del 2022, un blitz dei Carabinieri di Partinico al Comune di Agrigento ha scoperchiato un vasto sistema di corruzione. Otto individui sono stati arrestati, di cui tre in carcere e cinque ai domiciliari.

Le accuse vanno dall’associazione per delinquere alla turbata libertà degli incanti, dalla corruzione per l’esercizio della funzione al peculato. Questa operazione ha portato alla sospensione dal pubblico ufficio o servizio di tre degli undici indagati, tra cui il capo di Gabinetto di palazzo dei Giganti, Gaetano Di Giovanni.
L’indagine ha rivelato un’associazione per delinquere composta da quattro persone al vertice di una cooperativa di servizi socio-sanitari. Attraverso la cooperativa, hanno corrotto dirigenti e funzionari dei comuni siciliani tramite denaro, regali e cene in ristoranti di lusso. La cooperativa avrebbe ottenuto vantaggi, tra cui velocizzazione dei pagamenti e aggiudicazione di appalti pubblici per servizi socio-assistenziali.
Il giudice per le indagini preliminari ha ordinato il sequestro preventivo di oltre 50.000 euro, gioielli e della stessa cooperativa, la quale ha un fatturato annuo di circa 13.000.000 di euro e più di 1250 dipendenti.
Questa operazione ha rivelato una rete intricata di corruzione nella pubblica amministrazione, dimostrando l’importanza della vigilanza e della giustizia nell’assicurare l’integrità dei servizi pubblici.
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