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Le operazioni di ricerca dei quattro dispersi nella centrale idroelettrica di Suviana-Bargi, colpita da un’esplosione due giorni fa, sono riprese dopo la stabilizzazione del flusso d’acqua nei tre piani allagati della struttura. Nonostante lo sforzo congiunto di 100 vigili del fuoco impegnati nei piani -8, -9 e -10, ancora non si sono ottenuti risultati positivi.

Il bilancio definitivo dell’esplosione conta tre morti accertati, cinque feriti gravi, tre illesi e quattro dispersi. Salvatore Bernabei, ad di Enel Green Power, ha dichiarato che è presto per determinare le cause dell’incidente, ribadendo l’impegno delle autorità e delle squadre di soccorso nell’accertare cosa non abbia funzionato. Bernabei ha sottolineato l’enormità del danno, soprattutto in termini di vite umane, e ha enfatizzato l’importanza di concentrarsi sul supporto alle persone colpite e sulla ricerca dei dispersi in modo coordinato e sicuro.
La centrale è composta da due gruppi speculari, e l’evento è avvenuto durante le prove di funzionamento del secondo gruppo. Bernabei ha precisato che i lavori sulla centrale erano stati pianificati dal 2022, coinvolgendo aziende leader nel settore. Le persone coinvolte nell’incidente lavoravano per queste aziende, oltre che per Enel Green Power.
L’indagine sulle cause dell’esplosione è in corso, con il sostegno delle autorità competenti e l’impegno delle aziende coinvolte nel progetto.

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