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Un giro di corruzione è stato scoperto all’interno dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate a Roma, con tre dipendenti arrestati per corruzione e accesso abusivo ai sistemi informatici. Altri due professionisti contabili, che avevano richiesto servizi clandestini, sono stati posti sotto obbligo di firma.

I professionisti romani pagavano circa cento euro a pratica, oltre a offrire pranzi nei ristoranti, per ottenere informazioni a basso costo dai dipendenti dell’agenzia. Queste informazioni riguardavano dichiarazioni dei redditi, accertamenti fiscali e successioni.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno portato agli arresti domiciliari dei tre dipendenti coinvolti, mentre un ex dipendente è stato sottoposto all’obbligo di firma, insieme ai due professionisti contabili che avevano richiesto i servizi illeciti.
Le indagini si sono concentrate sugli uffici tributari Roma 3 e Roma 4, con gli investigatori che hanno ricostruito gli accessi alla rete informatica dell’anagrafe tributaria che favorivano coloro che volevano evitare i costi previsti dal fisco.
L’arresto di questi funzionari evidenzia l’importanza della lotta contro la corruzione e la tutela dell’integrità delle istituzioni pubbliche.

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