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Il Grana Padano vola verso nuovi orizzonti: nel 2023 un aumento del 6,55% nell’export e un rialzo dei prezzi al dettaglio confermano la sua posizione di eccellenza nel panorama agroalimentare.

Secondo quanto riportato dal direttore generale del Consorzio di Tutela, Stefano Berni, durante l’Assemblea generale annuale, ben il 48,4% della produzione del pregiato formaggio è stato destinato ai mercati esteri, un risultato che ha contribuito a un incremento della spesa mondiale che sfiora il 15%.
Questo successo rappresenta una notevole eccezione rispetto ad altri settori del comparto alimentare, dove la crescita dei volumi è stata spesso accompagnata da un aumento dei prezzi al consumo inferiore al tasso di inflazione. L’Europa rimane il principale destinatario delle esportazioni di Grana Padano, con la Germania in testa alla lista con una crescita del 5,53%, consolidando la sua posizione come mercato chiave con 599.448 forme esportate.
Anche al di fuori dell’UE, i mercati extra-UE28 continuano a mostrare un interesse crescente, con un aumento complessivo del 5,14%. Questo successo è attribuito in parte al mercato statunitense, che, nonostante le difficoltà in Canada, ha contribuito in modo significativo all’espansione delle esportazioni di Grana Padano.
Il presidente Zaghini ha sottolineato l’importanza di continuare su questa traiettoria positiva, focalizzandosi sull’export senza trascurare il mercato interno italiano, dove il consumo rimane elevato. L’attenzione rimane rivolta alle esigenze e alle tendenze dei consumatori, con un impegno costante verso la sostenibilità, il benessere animale e la qualità del prodotto.

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