Le elezioni regionali in Basilicata del 21 e 22 aprile rappresentano un test cruciale, non solo a livello locale ma con implicazioni nazionali.

Mentre il centrodestra si confronta tra Forza Italia e Lega, nel centrosinistra si osserva l’alleanza tra Pd e M5S, con quest’ultimo che mira a contendere la leadership al Pd. L’affluenza, registrata al 37,74% fino alle 23:00 di domenica 21 aprile, indica una diminuzione del 15,78% rispetto al 2019.

Le tensioni tra Lega e Forza Italia sono evidenti, con la questione dell’Autonomia e le richieste di garanzie per le regioni meridionali al centro del dibattito. I recenti attriti in Veneto complicano ulteriormente la situazione, con Flavio Tosi che lamenta la mancanza di rappresentanza di Forza Italia in giunta.

Il leader della Lega, Salvini, rischia di fronte ai non brillanti risultati del partito alle elezioni regionali in Sardegna e Abruzzo. Una sconfitta in Basilicata potrebbe aggravare ulteriormente la situazione interna del partito, mettendo a rischio la leadership di Salvini.

Nel centrosinistra, le tensioni sono alimentate dalle controversie sulla candidatura di Piero Marrese del Pd e dalla rottura dell’alleanza con i centristi di Azione e Italia Viva su richiesta di Giuseppe Conte. Il rischio per Elly Schlein, leader del Pd, è tornare sotto il fuoco critico della minoranza riformista del partito, soprattutto se i voti dei centristi dovessero essere determinanti per la vittoria del centrodestra.

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