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Durante l’audizione sul Def, gli economisti dell’Istat hanno gettato un’ombra sulle prospettive dei conti pubblici italiani, evidenziando le incertezze legate all’evoluzione dell’economia, soprattutto in relazione allo scenario geopolitico incerto. Queste incertezze, secondo gli esperti, rischiano di influenzare negativamente il percorso di consolidamento dei conti pubblici, delineato nel Def.

Gli economisti hanno sottolineato l’importanza di garantire la piena realizzazione degli investimenti pubblici e delle riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, hanno anche rilevato dei ritardi nell’attuazione di tali investimenti e riforme, mettendo in guardia sulle possibili conseguenze negative per l’economia italiana.
Secondo il Def, attualmente si assiste a una fase di stabilizzazione dei prezzi energetici, iniziata alla fine del 2022. Tuttavia, in assenza di nuovi shock, si prevede un graduale consolidamento dei conti pubblici, con il ritorno del deficit sotto la soglia del 3% del Pil nel 2027 e l’avvio di un percorso di riduzione del rapporto debito/Pil nello stesso anno.
È evidente che le incertezze economiche pongono delle sfide significative per il futuro dell’Italia, e la piena realizzazione del PNRR potrebbe essere cruciale per affrontarle con successo.

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