L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha recentemente adottato una risoluzione che apre la strada per il riconoscimento della Palestina come membro a pieno titolo dell’organizzazione internazionale.

Tuttavia, la decisione ha suscitato accese reazioni da parte di Israele, con l’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan, che ha accusato l’Assemblea di aprire le porte ai “nazisti moderni”. Questo fatto ha aggiunto tensioni ad un conflitto già carico di polemiche e violenze.

Nel frattempo, le truppe israeliane hanno occupato l’area est di Rafah, circoscrivendo ulteriormente l’accesso e la libertà di movimento nella zona. La situazione è stata ulteriormente complicata dalle divergenze riguardo alla durata della tregua, con Hamas che avrebbe proposto una tregua di 12 settimane anziché le sei concordate in precedenza. Tuttavia, questa proposta è stata respinta da Israele.

Il Gabinetto di guerra israeliano ha deciso di intensificare l’azione a Rafah nonostante le pressioni internazionali, inclusa la minaccia di Biden di sospendere alcune forniture di armi. Questa escalation aumenta il rischio di ulteriori perdite umane e danni nella regione già martoriata dalla guerra.

Il conflitto in corso tra Israele e Hamas giunge al giorno 217, mantenendo viva l’incertezza e la preoccupazione nella regione.

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