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Un gruppo di cittadini ha dato il via a un’azione legale collettiva per fermare il progetto del Ponte sullo Stretto e porre fine allo spreco di risorse.

Contrari alla realizzazione dell’opera e indignati per decenni di spese senza risultati concreti, questi cittadini hanno deciso di agire.

Nonostante le minacce legali del presidente della Regione Renato Schifani, i detrattori del Ponte non si sono lasciati intimidire. Dopo il terzo esposto presentato dal portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, un’altra azione legale potrebbe avere un impatto significativo contro un progetto considerato inutile e dannoso per il territorio.

La mira ora si concentra anche sulla società Stretto di Messina, coinvolta nel progetto fin dalla sua costituzione nel 1981. In liquidazione da dieci anni e ancora in causa contro lo Stato, la società è al centro delle critiche per aver assorbito fondi che avrebbero potuto essere destinati a emergenze più urgenti.

La nuova azione legale si avvale dell’Art.840-sexiesdecies, che consente a un gruppo di individui di chiedere al giudice di vietare atti dannosi per i propri diritti o interessi. Gli avvocati difensori dei ricorrenti sostengono la tutela del paesaggio, del patrimonio archeologico, dell’ambiente e della biodiversità.

La richiesta principale è chiara: dichiarare illegittimo il decreto legge relativo al Ponte, bloccando tutte le attività della Stretto di Messina incompatibili con la normativa europea. Con già oltre cinquanta ricorrenti e la possibilità di adesione da parte di altri cittadini, associazioni ed enti, questa battaglia legale promette di essere un duro colpo per il progetto del Ponte sullo Stretto e un importante passo verso la salvaguardia del territorio e dell’ambiente.

*Le ultime notizie in diretta dal Panorama Inter e Intra Nazionale.*


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