La Roma sta vivendo un periodo di trasformazione, e Daniele De Rossi, insieme al nuovo direttore sportivo Ghisolfi, è incaricato di guidare questa fase di ricostruzione.

La parola d’ordine è “sostenibilità”, in linea con la politica del club di ridurre i costi e investire in giovani talenti.

De Rossi e Ghisolfi mirano a demolire almeno metà della rosa attuale, puntando a una squadra più giovane e dinamica. L’obiettivo non è tornare immediatamente tra le prime quattro della Serie A, ma piuttosto costruire un gruppo di lavoro che possa crescere gradualmente e competere al vertice nel medio periodo.

La nuova filosofia della Roma prevede un cambio di rotta nei trasferimenti, evitando ingaggi costosi per giocatori a fine carriera. Invece, si punta allo scouting e alla ricerca di giovani talenti affamati di successo. L’esempio di Tommaso Baldanzi, acquistato per una cifra relativamente modesta a gennaio, rappresenta il modello ideale: se Baldanzi si rivela un successo, diventa un investimento redditizio sia dal punto di vista tecnico che finanziario.

Con il rilassamento delle restrizioni UEFA sul fair play finanziario, la Roma è in una posizione migliore per creare un serbatoio di giovani talenti. Le uscite prevedibili di alcuni giocatori saranno seguite da nuovi acquisti mirati a migliorare la qualità della rosa nel medio periodo, con De Rossi che ha specificato la necessità di giocatori capaci di saltare l’uomo e attaccare la profondità, prendendo ad esempio giocatori come Frimpong del Bayer Leverkusen.

In questa fase di transizione, poche certezze rimangono nella rosa della Roma, con solo undici giocatori che hanno una ragionevole sicurezza di continuare il loro percorso professionale nel club. Ma con una nuova filosofia e un’attenzione al futuro, la Roma si prepara a un nuovo capitolo della sua storia calcistica.

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