L’ex ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, durante un’intervista recente, ha trattato diverse questioni cruciali che toccano il settore delle infrastrutture italiane, in particolare il controverso progetto della Diga Foranea a Genova.

Nonostante il clima di tensione politica e le accuse lanciate da diverse parti, De Micheli rimane fermamente garantista, affermando di non essere in posizione di giudicare le controversie emergenti, inclusa quella che coinvolge Giovanni Toti.

De Micheli sottolinea l’importanza della Diga Foranea, descrivendo l’opera come cruciale per l’espansione e la modernizzazione del porto di Genova. Spiega che la diga permetterà l’attracco di navi di dimensioni maggiori, vitali per incrementare il commercio e le entrate fiscali attraverso il porto, che è già uno dei maggiori contributori al bilancio italiano.

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L’ex ministra riflette anche sulle sfide tecniche e finanziarie del progetto, riconoscendo che, nonostante l’alto costo di 1,3 miliardi di euro, l’investimento si ripagherà a medio termine. Tuttavia, ammette che i recenti aumenti nei costi delle materie prime potrebbero influire sul budget finale.

In risposta alle preoccupazioni riguardo la sicurezza della diga, De Micheli rassicura che il progetto è stato approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e che si fida delle competenze degli ingegneri coinvolti. Riguardo alle accuse verso Giovanni Toti, sostiene che il suo rapporto con lui è stato sempre corretto sul piano istituzionale, anche se critica le sue scelte politiche.

De Micheli chiude l’intervista riflettendo sul crollo del Ponte Morandi, enfatizzando la radicalità delle misure di sicurezza adottate dal suo governo, nonostante le forti critiche ricevute a quel tempo