Siccità. Dati in chiaroscuro per la Campania sul fronte dei livelli idrometrici, secondo l’indagine settimanale dell’Unione regionale Consorzi gestione e tutela del Territorio e Acque Irrigue della Campania (Anbi). Nelle stazioni di riferimento poste lungo i fiumi si registrano 25 cali dei livelli idrometrici, tre incrementi ed un valore non disponibile.
Netta inversione di tendenza
Questa prima rilevazione di dicembre 2022 – con le precipitazioni conclusesi nel fine settimana – rispetto al 28 novembre, presenta una netta inversione di tendenza, con i livelli idrometrici dei fiumi che offrono informazioni abbastanza uniformi. Il Volturno e il Sele sono in calo, e presentano livelli idrometrici inferiori alla media del quadriennio 2018/2021 in tutte le stazioni idrometriche fondamentali. Il Sarno è in calo lungo tutto il corso. Il Garigliano è in crescita nel basso corso, ma con tutti e due gli idrometri fondamentali che restano al di sotto delle medie dell’ultimo quadriennio. Intanto, il lago di Conza della Campania su fiume Ofanto presenta un ulteriore notevole incremento dei volumi, mentre sono in calo i bacini del Cilento su fiume Alento.
Al Nord le lunghe giornate afose senza una goccia di pioggia del’estate hanno prosciugato il Po. Una in secca pesante, con il razionamento delle risorse idriche: ricordiamo tutti a quali immagini e preoccupazioni abbiamo associato la parola siccità non più di un paio di mesi fa. Adesso, con l’autunno ialle spalle e l’inverno in corso con qualche pioggia in più, il tema è passato in secondo piano. Eppure, anche se l’emergenza propriamente detta è rientrata, la situazione resta seria.
Cosa si intende per siccità
Con il termine siccità, specialmente nel linguaggio dei media, si indicano in realtà più cose: non solo la prolungata situazione meteo-climatica con precipitazioni molto al di sotto della media, ma anche le conseguenze di questo deficit sia sulle risorse idriche, sia sulle capacità dei sistemi di approvvigionamento di garantirci l’acqua di cui abbiamo bisogno per le attività quotidiane. Quando una risorsa idrica – fiume, sorgente, invaso, lago, falda – si svuota, non basta un acquazzone a ripristinare una condizione di normalità e certamente non sono bastate le piogge autunnali cadute fino a oggi, per giunta abbinate a temperature eccezionalmente calde.
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