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Si chiama ‘CityTree’ ed è l’innovativa infrastruttura vegetale mobile, che migliora la qualità dell’aria in città, perché abbatte le concentrazioni di polveri sottili. Pensata come soluzione di arredo urbano green per strade e piazze, ma anche per scuole, centri commerciali, aziende e aeroporti. Il dispositivo tecnologico è stato testato nell’ambito del progetto europeo ‘CityTree Scaler’, che ha visto la partecipazione di ENEA, Cnr – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC). A partecipare anche il Consorzio Proambiente, in collaborazione con la start-up tedesca Green City Solutions che ha prodotto il pannello.

Un filtro vegetale

CityTree può fungere da vero e proprio filtro vegetale con un effetto potenziale pari a 275 alberi in città. Un pannello autoportante lungo 3 metri, alto 4 metri e profondo 60 centimetri ricoperto da una varietà di muschio in grado di assorbire fino a 240 tonnellate di CO2 l’anno. Si tratta di una soluzione di arredo urbano pensata per quei quartieri o aree hot-spot prive di aree verdi. “La sua efficacia è localizzata in un’area grande circa 200 metri quadrati”, sottolinea Felicita Russo, ricercatrice ENEA del Laboratorio Inquinamento Atmosferico. CityTree si avvale di un impianto d’irrigazione completamente automatizzato, dotato di un sistema per la raccolta di acqua piovana. Possiede dei rilevatori di temperatura e umidità, che garantiscono la massima efficienza delle colture e il minore consumo di acqua. Per valutare l’efficacia di questa infrastruttura i ricercatori del Cnr e del Consorzio Proambiente, hanno condotto campagne di misura in tre diversi condizioni meteorologiche. A Modena, l’area più inquinate d’Italia e la Pianura Padana. “A partire da questi risultati, abbiamo riprodotto le concentrazioni di inquinanti osservate sul campo. Abbiamo studiato le riduzioni di PM10 e ossidi di azoto (NOx) ottenute grazie a CityTree.  Nella modalità di filtraggio, il dispositivo garantisce una riduzione fino al 15% del PM10”, sottolinea Maria Gabriella Villani, ricercatrice ENEA del Laboratorio Inquinamento Atmosferico.

A Londra e Berlino

Attualmente, questa soluzione green ha trovato una certa diffusione in città come Londra e Berlino. Qui sono stati installati in aeroporti, centri commerciali, all’entrata di scuole, nei centri città.

In questi contesti, lo scopo delle installazioni è quello di ottenere zone di ‘aria fresca e pulita’, fornendo anche un luogo per una pausa, un punto d’incontro e d’informazione, un accesso internet e una postazione di ricarica elettrica. “Ma si può pensare di installare i CityTree anche al posto delle normali pensiline alle fermate degli autobus oppure nei canyon urbani, luoghi in cui le strade cittadine sono fiancheggiata da edifici su entrambi i lati che creano ambienti poco ventilati e, di conseguenza, molto inquinati. Una riduzione molto localizzata della concentrazione di inquinanti durante le ore di punta potrebbe essere interessante per limitare l’esposizione della popolazione allo smog”, sottolinea Villani.

“Tecnologie come CityTree rappresentano soluzioni innovative in continua evoluzione e lavorare su questo ambito è uno dei maggiori interessi del nostro laboratorio. Certamente da sole non possono risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico in città, ma rappresentano comunque soluzioni smart per migliorare non solo la qualità dell’aria ma, più in generale, la qualità di vita, tutelando la biodiversità, riducendo gli effetti delle isole di calore e riqualificando il tessuto urbano con nuovi luoghi di aggregazione”, conclude Russo.

 


stefanodemartino@gmail.com'

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