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A Roma una coppia di nazionalità bosniaca è finita in manette con l’accusa di riduzione in schiavitù e lesioni personali gravi nei confronti della loro figlia di 14 anni.

A denunciare quanto stava accadendo è stata proprio la ragazzina. La giovane è stata obbligata per anni, con violenza anche fisica, a svolgere lavori domestici e forzata a chiedere l’elemosina nei pressi di un supermercato.

Il matrimonio combinato – La ragazza ha trovato il coraggio di denunciare i genitori dopo una vita di vessazioni. Il padre e la madre, di nazionalità bosniaca di 41 e 36 anni pensavano di poter disporre anche del futuro della ragazza: avevano già provveduto a “venderla” a uno sconosciuto. La ragazzina era stata promessa in matrimonio a uno sconosciuto in cambio di denaro nonostante il suo chiaro rifiuto.

Le misure cautelari emesse dal gip – La giovane, subito dopo la richiesta di aiuto alle autorità, è stata immediatamente collocata in una struttura protetta dove si trova tuttora. Mentre per i genitori è scattato l’arresto. Per l’uomo sono stati disposti gli arresti in carcere, per la donna i domiciliari.


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