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La morte di Renato Balestra. “Addolorate per q terribile scomparsa, resta il ricordo di un uomo straordinario. Unico per la sua passione e curiosità che gli hanno permesso di essere protagonista dell’alta moda italiana nel modo”. Così Fabiana, Federica e Sofia Balestra, rispettivamente figlie e nipote del maestro della haute couture scomparso il 26 novembre a 98 anni.

La storia

“Nasce a Trieste il 3 maggio 1924 – Renato Balestra attraversa la storia del nostro paese tra i grandi nomi dell’alta moda italiana. Comincia la sua carriera negli Anni Cinquanta e presto si distinge per il suo stile unico, che negli anni gli permise di emergere generando un profondo impatto sulla haute couture italiana nel mondo. A Balestra spetta il merito di aver mantenuto viva la tradizione dell’alta sartoria a Roma, anche in decenni in cui la haute couture sembrava essere sparita dalla capitale.

Soprannominato ‘Il pittore della moda’

L’innegabile talento per il disegno ne fa  ‘il pittore della moda’ capace d’integrare diverse tecniche artistiche per esaltare la bellezza delle sue creazioni. Il suo iconico Blu Balestra un segno indelebile nella memoria collettiva. Dagli anni Settanta, la sua fama di stilista è associata ai ‘ricami pittura’, all’utilizzo originale di diversi tessuti e alla trasparenze, che rappresentano innovazione e la libertà d’espressione. Il successo di Renato Balestra in Europa, Stati Uniti, Asia e Medio Oriente porta Roma nel mondo.

Gli anni ’90

Negli anni Novanta Balestra continua tenacemente a sfilare a Roma due volte l’anno. Collezioni colossali per la quantità di capi, che arrivavano anche a 90/100 outfit. Balestra è ambasciatore dell’alta moda italiana al mondo, con viaggi, presentazioni, mostre, sfilate, in tutti i continenti. Fino a guadagnarsi l’appellativo di globetrotter della moda. Dal punto di vista dello stile, preferisce l’eleganza classica, le costruzioni sartoriali donanti per la silhouette femminile e i ricami dosati. Ama così tanto il color fiordaliso (“sta bene a bionde e more” diceva) da eleggerlo suo colore preferito e da inserirlo in ogni sfilata, ribattezzandolo Blu Balestra. Nato in una famiglia di architetti e ingegneri, anche lui laureato in ingegneria, Renato Balestra aveva però debuttato nell’alta moda negli anni Cinquanta, dove raccontava come un vezzo, di essere approdato “per caso”.

E’ nella capitale che Balestra decide di aprire il suo atelier negli anni Sessanta. La prima sartoria era in via Sistina, dove rimase per decenni. Poi si trasferì in via Boncompagni. Ma dopo qualche anno stabilì il suo quartier generale in un prestigioso villino in via Cola di Rienzo. Negli ultimi anni l’atelier è stato trasferito a piazza Barberini, dove lavorano Federica, Fabiana e l’amata nipote Sofia. Da due stagioni si è aggiunta anche una linea di pret a porter che viene presentata a Milano Donna. Molto le amicizie con personaggi del jet set internazionale e del mondo dello spettacolo da Natalie Wood a Linda Christian, da Liz Taylor a Claudia Cardinale, da Candice Bergen e Cyd Charisse. Tra le sue clienti, figuravano infatti regine, principesse. Anche per le sue frequentazioni Balestra era infatti diventato un personaggio televisivo (ANSA).


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