Archeologia. Tesori che riaffiorano dal passato, emersi dai cantieri di opere pubbliche e private di Como e dintorni per la prima volta in mostra. Si intitola “RI-trovamenti. 7000 anni di storia comense” l’esposizione che dona al grande pubblico, dal 2 dicembre al 16 aprile 2023, nella sala espositiva di San Pietro in Atrio.
La vita nel Medioevo
In via Odescalchi, uno spaccato della vita quotidiana cittadina nella tarda antichità e del Medioevo. In mostra, reperti provenienti da importanti siti che costellano il territorio comense, che indicano la ricchezza della sua storia. Da Anzano del Parco, frequentato da 7.000 anni, a Cremia, che ha restituito ritrovamenti eneolitici e tardoromani. Passando dalla necropoli della Ca’ Morta, che stupisce per la sua vastità e durata, alla città di Como, con il suo articolato passato. Un passato testimoniato dall’elegantissimo mosaico policromo di via Diaz, dai frammenti da via Perti e i reperti dalla centralissima Villa di via Zezio. Per arrivare ad una selezione di vasellame e di vetri medievali.
Ecco chi ha contribuito alla mostra
La mostra è il frutto dell’attività della Soprintendenza e del contributo di varie Università ed esperti e celebra due anniversari importanti per la comunità: i 150 anni dell’istituzione della Rivista Archeologica Comense, che costantemente pubblica i rinvenimenti e le ricerche del territorio, e i 120 anni della Società Archeologica Comense, nata per finanziarla e che predispone visite guidate e laboratori didattici per sottolineare il fil rouge che collega i pionieri della ricerca archeologica ottocentesca agli studiosi di oggi che possono contare su approcci metodologici multidisciplinari e innovativi. L’organizzazione dell’esposizione è di Comune di Como, Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, Società Archeologica Comense. Per maggiori informazioni su biglietti e orari cliccare
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