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Gli sforzi dell’Australia per proteggere la Grande barriera corallina sono “senza precedenti” ma devono intensificarsi se Canberra vuole evitare che il sito venga classificato tra le zone “in pericolo” del patrimonio mondiale: è quanto emerge da un rapporto realizzato da due esperti dell’Unesco e dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn). Per i due esperti, il deterioramento della barriera corallina australiana prosegue a causa del doppio effetto del riscaldamento climatico e dell’inquinamento legato all’agricoltura e alla pesca. Di qui l’invito rivolto al governo australiano a proseguire gli sforzi per salvare la barriera corallina. La prossima riunione del comitato Unesco dovrebbe tenersi a metà 2023.


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