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Bologna, pieno centro, muore un clochard su una panchina. Un altro, a Verona, muore di freddo. La Federazione italiana organismi per le persone senza dimora ha registrato più di 50mila senzatetto. Le vittime, negli ultimi 11 mesi, sono 325. La causa è la precarietà delle condizioni di vita degli stessi: povertà, stenti e freddo.

Il caso di Bologna

Martedì, via San Felice (BO): un senzatetto di 75 anni, originario di Crotone, ha perso la vita. Da tempo viveva in città, seppure risultasse residente a Marzabotto. L’uomo, da mesi, aveva scelto come letto una panchina davanti a una gelateria, la stessa nella quale è stato trovato morto da un tassista. La città di Bologna, infatti, ha attivato un’applicazione che allerta i tassisti vicini che hanno a disposizione un defibrillatore. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha così commentato la notizia: “Notizia terribile, la persona di 75 anni frequentava la nostra città da alcune settimane. I nostri servizi lo avevano avvicinato in diverse occasioni perché abbiamo in atto il piano freddo e possiamo accogliere. Ci risulta che non abbia accettato un ricovero notturno. Faremo accertamenti. Per noi è un momento di grande tristezza”.

Il caso di Verona

A Verona, nelle stesse ore, muore un uomo di origini moldave e inutile si è rivelato l’intervento del 118 che ha solo notificato il decesso del clochard. Ion Bistrichi, 55 anni, è stato trovato esanime da altri clochard.

Alla luce delle recenti perdite si è messa in moto la macchina salvavita della CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta). Il presidente, Gerardo Solaro del Borgo, ha così commentato i fatti degli ultimi giorni: “C’è chi si ritrova a vivere in strada a seguito di tensioni familiari non risolte; chi ha perso l’occupazione e fatica a rientrare nel mondo del lavoro; chi, non riuscendo a pagare l’affitto di casa, ora è costretto a dormire in macchina. Tra di loro ci sono anche molti giovani. Una lotta quotidiana per la sopravvivenza alla quale il CISOM non resta indifferente: i nostri volontari sono al loro fianco, giorno dopo giorno, notte dopo notte”.

La vita di tutti merita rispetto, nessuno escluso.


stefanodemartino@gmail.com'

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