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Storico incontro nello Studio Ovale della Casa Bianca tra Biden e  Zelensky nella sua prima visita all’estero dall’inizio del conflitto.

Volodymyr Zelensky è evidentemente emozionato intervenendo al Congresso americano, dal quale è accolto con una standing ovation. Una pioggia di applausi. “E’ troppo per me”, dice ringraziando i senatori repubblicani e democratici. La Speaker della camera Nancy Pelosi e la vicepresidente Kamala Harris. “Il prossimo anno sarà critico”, ammette Zelensky con il Congresso. “Potete velocizzare la nostra vittoria”, aggiunge riferendosi indirettamente agli aiuti che sono in corso di valutazione e che incontrano lo scetticismo dei repubblicani.

Russia “Stato terrotista”

Il presidente ucraino parla della Russia come uno “stato terrorista” che va ritenuto responsabile per la guerra. Mosca potrebbe fermare l’aggressione “se volesse”. Poi lancia un messaggio anche ai russi che, a suo avviso, saranno liberi. Ma “solo quando sconfiggeranno il Cremlino nelle loro menti. La tirannia russa ha perso il controllo su di noi”.

Biden “Pace giusta”

“Gli Stati Uniti vogliono una pace giusta – assicura il presidente americano -. Siamo con voi, al vostro fianco. Gli ucraini con il loro coraggio sono un’ispirazione per il mondo. Putin non vuole finire la guerra”. “Il conflitto non è finito”, sottolinea quindi il presidente ucraino che ricorda, a sua volta, che una “pace giusta” è quella con “nessun compromesso sulla sovranità”.

L’Ucraina non è caduta ma vive e combatte. Non ci arrenderemo mai- ha spiegato Zelensky. E questo anche grazie al sostegno “essenziale” degli Stati Uniti: “voglio ringraziare gli americani” e dire loro che gli aiuti concessi a Kiev “non sono beneficienza ma un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia”. Zelensky quindi cita la Seconda guerra mondiale, l’offensiva delle Ardenne e Franklyn Delano Roosevelt per spiegare la resilienza del suo popolo e ringraziare gli americani. “La vittoria dell’Ucraina sarà anche la vittoria dell’America”, osserva menzionando la sua proposta di una formula di pace già presentata al G20. “Fra pochi giorni è Natale. In Ucraina lo celebreremo anche a lume di candela, e non per romanticismo. Non abbiamo l’elettricità e molti non hanno l’acqua. Ma non ci lamentiamo. La luce della nostra fede illuminerà il Natale”, osserva Zelensky ribadendo che quello che milioni di ucraini si augurano in questo momento è “la vittoria, solo la vittoria”. Il presidente quindi augura a tutti “buon Natale e un buon anno nuovo vittorioso”, prima di regalare al Congresso una bandiera ucraina che sbandierava a Bakhumt firmata dalle forse di Kiev. Prima del suo storico discorso al Congresso, Zelensky ha incontrato Pelosi e il leader dei democratici in Senato Chuck Schumer.


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