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Esce oggi 6 gennaio il libro di David Sassoli “La saggezza e l’audacia”. Il testo si apre con le parole d’insediamento nell’aula di Strasburgo, il 3 luglio 2019 e si conclude con il messaggio di auguri per il Natale 2021. Messaggio che rappresenta il suo commiato. Il libro “La saggezza e l’audacia” raccoglie i discorsi per l’Italia e per l’Europa di David Sassoli nella stagione della presidenza del Parlamento europeo. La prefazione è del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Edito per la Feltrinelli

Il volume esce il 6 gennaio per Feltrinelli, a cura del giornalista e scrittore Claudio Sardo, nel primo anniversario della scomparsa di Sassoli, avvenuta l’11 gennaio 2022.
“È la nostra sfida, quella di un mondo nuovo, che rispetta le persone, la natura, e crede in una nuova economia basata non solo sul profitto di pochi ma sul benessere di tutti”. Diceva così Sassoli in quel messaggio di Natale scritto e registrato poco prima che si aggravassero le sue condizioni di salute.
I cinquantasei discorsi raccolti nel libro – protagonista di un evento il 9 gennaio alle 11.00 al Teatro Quirino di Roma-. In cui viene annunciata la partecipazione della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. L’ex presidente Romano Prodi. Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Lo scrittore Paolo Rumiz e del curatore del libro, moderati da Lucia Annunziata.

I suoi ideali

Ci fanno veder i suoi ideali e il suo sguardo sulle trasformazioni epocali che richiedono “grande saggezza e massimo d’audacia”. Un libro dunque “di” David Sassoli, non “su” David Sassoli. Un’opera nata – come sottolinea Sardo nell’introduzione – “per rispondere a una domanda di approfondimento. Per far conoscere meglio il suo pensiero espresso nel tempo della maturità. Per mettere nero su bianco idee e riflessioni che sono ancora vive e interrogano il nostro presente”.
I testi, suddivisi in tre parti, sono un viaggio lungo il quale viene tracciata una via. Una speranza per il futuro che non può prescindere dal bisogno di innovazione nella tecnologia. Ma, soprattutto, nelle istituzioni, nelle politiche e stili di vita e nell’essere comunità. In eredità Sassoli ci lascia anche l’idea che la transizione ecologica, di cui l’Europa può farsi motore nel mondo. Sarà possibile solo se verrà assicurata una vera equità sociale. Per far questo è necessario riaffermare la centralità della persona, la tutela dei diritti, il rispetto delle differenze e della pluralità. I testi, riportati nel libro integralmente, sono accompagnati da una breve nota che li colloca nel tempo e nei luoghi. E danno “anche il quadro del duro confronto che Sassoli ha dovuto affrontare, delle difficoltà e degli ostacoli incontrati sul campo, della fatica delle scelte compiute. Delle concrete condizioni politiche, economiche, sociali da cui muovere una strategia di riforme orientate a equità e sostenibilità” spiega Sardo.

Il valore del dialogo e della cultura

La storia italiana ed europea, il valore del dialogo e della cultura, i fondamenti della Costituzione, le migrazioni, la libertà e la democrazia da rinnovare ogni giorno sono tra gli argomenti dei quattordici interventi svolti in Italia riuniti nella prima parte che ha un grande respiro ideale.
“L’Europa stessa è nata nel segno dell’apertura, della cooperazione, della consapevolezza di un destino comune” sottolinea Sassoli. I diritti universali, la pandemia, le politiche migratorie, il destino comune dei Paesi del Mediterraneo, il dialogo tra le religioni vengono approfonditi nei ventidue discorsi, per la maggior parte pronunciati nelle sedi delle istituzioni europee, che troviamo nella seconda parte. A Sassoli che vedeva la costruzione della pace come fondamenta dell’Unione europea è stato risparmiato di vedere il ritorno della guerra nel cuore dell’Europa. Un linguaggio più diplomatico si trova nella terza e ultima sezione che raggruppa diciotto interventi pronunciati nelle riunioni del Consiglio europeo, in summit dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri dell’Unione.
I fondi ricavati dalle vendite del libro saranno devoluti al Centro di riferimento oncologico di Aviano.


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