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Molti migranti senza scarpe e calzini, con maglioni legati ai piedi per proteggersi gli arti dal freddo pavimento bagnato della nave sulla quale erano “ammassati, infreddoliti, tremolanti e provati” anche dal mal di mare sofferto durante il lungo tragitto in Adriatico tra onde molto alte.

Queste le condizioni dei 37 naufraghi, tra i quali due donne, giunti ieri sulla banchina 22 del porto di Ancona a bordo della Ocean Viking, nella testimonianza all’ANSA di Marco, uno dei volontari della Croce Rossa Italiana saliti a bordo ieri sera per supportare il lavoro dei sanitari, per assistere i migranti e consegnare indumenti, scarpe, coperte per riscaldarsi, durante i tamponi e gli altri accertamenti, prima di essere rifocillati a terra e del trasferimento in centri di accoglienza temporanea nelle Marche.

I minori sono accolti in una struttura gestita dalla Caritas a Senigallia. Diverse le istituzioni e associazioni che hanno assistito i migranti nelle varie fasi. Dopo i primi momenti di ‘diffidenza’ nei confronti dei volontari, racconta all’ANSA Marco, l’atmosfera si è “scongelata” quando è iniziata la “consegna del materiale per riscaldarsi, le coperte ‘metalline’ sintetiche, gli scaldamani e soprattutto le scarpe”. I migranti “si sono un po’ sciolti, hanno iniziato a sorridere, a ringraziare anche con il pollice”. Le iniziali difficoltà a interfacciarsi con i naufraghi, precisa il volontario Cri, sono state subito superate “grazie al fatto che il personale di bordo aveva creato un bel legame con loro e si riusciva a comunicare con qualcuno dei migranti che parla inglese”.

ANSA


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