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Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge con ulteriori semplificazioni e una nuova governance per il Pnrr. Approvato anche il dl sulla cessione dei crediti dei bonus edilizi.

Sui bonus edilizi, superbonus compreso, si volta completamente pagina.

Per i nuovi interventi non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Inoltre si spegne sul nascere l’esperienza da poco avviata da alcuni enti pubblici di acquistare i crediti incagliati: non potranno più farlo.

E’ la maxi-stretta con cui il governo interviene sul tormentato dossier del superbonus, L’obiettivo è duplice, spiega il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti: “Risolvere il nodo dei crediti”, arrivati ormai a 110 miliardi, e “mettere in sicurezza i conti pubblici”. Una mossa che però viene mal digerita dal settore, con le imprese che lanciano l’allarme: così, va all’attacco l’Ance, il governo affossa famiglie e imprese. La mossa del governo, arrivata a sorpresa con un’integrazione all’ordine del giorno del cdm, è il decreto in materia di cessioni dei crediti di imposta relativi agli interventi fiscali. Due soli articoli, ma con misure d’impatto.

La presidente del Consiglio ha seguito il Cdm da remoto perché ancora impedita dall’influenza che l’ha colpita da inizio settimana e chiede di scusare la sua assenza a causa del suo malessere, che speriamo che passi prima possibile”. L’ha detto il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, a proposito dell’assenza della premier Giorgia Meloni, aprendo la conferenza stampa del governo dopo il Consiglio dei ministri.


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