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Una raffica di bombardamenti hanno scosso l’Ucraina compresa la capitale Kiev durante la notte. Bombardamenti che, secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba non avevamo obiettivi militari ma erano semplicemente il frutto della “barbarie russa”.

Le esplosioni hanno colpito le regioni di Odessa, Leopoli, Kharkiv, Zhytomyr, Dnipropetrovsk, Lviv, Zhytomyr e Vinnytsia, danneggiato infrastruttue chiave e lasciato senza corrente anche la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, dove sono stati attivati generatori diesel di emergenza per garantire l’alimentazione. Il bilancio provvisorio è di 8 morti.

“La Russia ha lanciato nella notte un massiccio attacco con missili e droni contro l’Ucraina – ha scritto su twitter Kuleba – causando la perdita di vite umane e danneggiando le infrastrutture civili. Nessun obiettivo militare, solo la barbarie russa. Verrà il giorno in cui Putin e i suoi collaboratori saranno chiamati a rispondere delle loro azioni da un Tribunale speciale”.

Brosegue anche la dura battaglia a Bakhmut. Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, citato dalle agenzie di Mosca ha annunciato che le forze russe hanno preso il controllo di un altro villaggio vicino alla città. Si tratta di Dubovo-Vasilevka, situato a nord-ovest di Bakhmut. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg arrivando al consiglio informale difesa a Stoccolma mercoledì, non aveva escluso la possibilità che la città simbolo della resistenza ucraina potesse cadere  “nei prossimi giorni”.

ansa


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