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Il picco di spesa per il Pnrr “si avrà nel biennio 2024- 2025, con valori annuali che supereranno i 45 miliardi”.

E’ quanto emerge dalla Relazione semestrale 2023 della Corte dei Conti sull’attuazione del Piano.

Ma già a partire dal 2023 si avrà un “recupero nel trend di spesa”. A rallentare la realizzazione del piano contribuisce la precarietà del personale dell’amministrazione pubblica dedicato. “Le modalità di reclutamento del personale dedicato al PNRR con formule non stabili hanno fatto emergere non poche difficoltà, per le Amministrazioni, nel garantire la continuità operativa delle strutture che, al contrario, necessiterebbero di un quadro di risorse certo per tutto l’orizzonte temporale del Piano”.

Emerge dalla Relazione. Su questa criticità, osserva la Corte, è intervenuto il recente dl 13/2023 che permette di avviare procedure di stabilizzazione delle risorse professionali dedicate. Risultano tutti conseguiti i 55 obiettivi del secondo semestre 2022. Mentre nel primo semestre 2023 il Piano impone ulteriori 27 obiettivi europei e 54 “scadenze nazionali” da centrare.

ANSA


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