Prosegue la polemica politica sui migranti, con Schifani che parla di una “Sicilia sommersa dagli sbarchi”, mentre al Senato il decreto Cutro è a mezzogiorno in commissione Affari costituzionali, per poi approdare in Aula tra martedì e mercoledì.
Nel frattempo stamani è arrivata nel porto di Catania nave Peluso con a bordo 201 dei circa 600 migranti soccorsi ieri dalla Guardia costiera in acque Sar maltesi a 170 miglia a sud delle coste della Sicilia.
Altri 111 erano già arrivati nel capoluogo etneo ieri sera trasportati da una nave romena del dispositivo Frontex.
Dopo lo sbarco sono stati trasferiti nella struttura realizzata nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena, dove saranno temporaneamente trasferiti anche gli altri 201 arrivati con la nave della Guardia costiera.
Altri 299 migranti soccorsi sono arrivati la notte scorsa, su nave Libeccio della Marina militare, ad Augusta, nel Siracusano. Dopo lo sbarco sono stati trasferiti nella tensostruttura presente nel porto commerciale.
Schifani: “Sicilia sommersa dagli sbarchi dei migranti”
“L’emergenza esiste, la viviamo in Sicilia già da un mese, da quando siamo stati ‘sommersi’ da sbarchi. Migliaia di persone hanno invaso l’hotspot di Lampedusa che può accogliere solo alcune centinaia di migranti. La Regione ha fatto la sua parte e ha dato una mano, abbiamo fatto in modo di far arrivare coperte, scarpe, viveri in collaborazione con il ministero dell’Interno”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sul tema migranti a Tgcom24. “L’accoglienza di prima necessità è sacra, ma serve una politica concreta per gestire questi arrivi. Siamo stanchi di ascoltare affermazioni che sono condivisibili sul piano prettamente teorico ma lontane da una qualsiasi fattibilità in concreto. Bisogna agire, siamo a un punto di non ritorno”, ha sottolineato Schifani.
Sala: “Sui minori stranieri non accompagnati numeri insostenibili”
Al governo “noi sindaci chiediamo di ripensare un po’ tutto il sistema perché non è illudendo le persone che attraverso l’eliminazione di alcuni istituti si risolve la questione. Chiediamo di essere ascoltati, se avessimo la soluzione in tasca la proporremo ma noi viviamo la realtà e sappiamo a cosa ci troviamo di fronte”. Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a Sky Tg24, dove ha parlato della contrarietà dei sindaci del Pd alla decisione del governo di cancellare la protezione speciale per i migranti. A Milano “noi abbiamo il problema specifico che sottolineiamo cioè quello dei minori stranieri non accompagnati. Abbiamo numeri oggi insostenibili e anche su questo chiediamo una mano – ha concluso -. Sono esplosi negli ultimi mesi perché sui barconi ci sono famiglie disperate che affidano i figli a parenti e amici e quando arrivano qua è un problema”.
Weber: “L’Italia va ringraziata e aiutata”
“Sulla migrazione servono misure concrete di solidarietà verso l’Italia da parte degli altri Paesi Ue. Per questo il gruppo del Ppe ha chiesto questa settimana un dibattito speciale al Parlamento Ue per cercare solidarietà verso l’Italia”. Così in una intervista al Corriere della Sera il presidente e capogruppo al Parlamento Ue del Ppe Manfred Weber.
Lepore: “Senza l’accoglienza avremo le tendopoli”
“Se si toglie il sistema di accoglienza diffusa, si decreta lo stato di emergenza e si sceglie un commissario, questo apre le porte al fatto di requisire campi da calcio o ex caserme per le tendopoli. Le salme di Cutro non sono bastate a fermare la propaganda della Lega”. Così a Repubblica il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
Bonaccini: “Meloni prima urlava, ora è senza bussola”
“È tempo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Se il governo pensa di abbandonare la via ordinaria dell’accoglienza, quella diffusa, per intenderci, per realizzare grandi strutture, allora venga a confrontarsi. Se avessimo gestito così l’accoglienza dei profughi ucraini, la situazione sarebbe esplosa”. Così, sulle politiche sui migranti, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini alla Stampa.
ansa
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