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L’anno si chiude con un’influenza che ha colpito un milione di italiani, registrando un’ondata di sintomi severi come febbre intensa, tosse, raffreddore e spossatezza.

Influenza: La previsione si è rivelata precisa, confermata dai dati di RespiVirNet, che evidenziano un aumento delle sindromi respiratorie e influenzali durante la settimana prima del Natale.

Non solo influenza, ma anche bronchioliti, in particolare tra i lattanti, e altre condizioni con sintomi sovrapponibili si sono diffuse, rendendo quest’anno particolarmente impegnativo per il sistema sanitario.

I dati evidenziano un numero superiore di casi rispetto agli anni precedenti, con 18 italiani su 1.000 affetti da sindromi respiratorie. I bambini sotto i 4 anni e quelli tra i 5 e i 14 anni risultano i più colpiti.

Regioni come Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Campania sono state le più colpite, con un’intensità molto alta dei casi. L’aumento dei ricoveri in Pronto Soccorso è stato significativo durante il periodo festivo, creando problemi al sistema sanitario già sotto pressione. Secondo Filippo Anelli, presidente degli ordini dei medici, questo ha generato disagi notevoli.

Sebbene l’affetto sia simile a quello causato dal Covid-19, la risposta della popolazione differisce. I pazienti influenzati tendono a sottovalutare la malattia, contrariamente a chi risulta positivo al SarsCov-2.

Le raccomandazioni medico-sanitarie suggeriscono di limitare i contatti, rimanere a casa in presenza di sintomi e evitare luoghi chiusi e affollati.

L’identificazione del virus contratto è raccomandata per attuare il trattamento adeguato. L’ondata influenzale evidenzia ancora l’importanza della vaccinazione anti-Covid, ma l’adesione rimane bassa nonostante il recente aumento delle richieste di vaccino.

Fonte: Il Corriere                                         Le ultime notizie dal Panorama Italiano


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