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Per Mattarella la maggioranza continua a ripetere gli stessi errori dell’anno scorso, ma questa volta il tempo e le obbligazioni dell’Ue hanno costretto il Presidente della Repubblica a fare un passo indietro e a firmare la legge.

Mattarella ha firmato la legge sulla concorrenza, ma è una concessione amarissima al Governo e ai suoi sostenitori in Parlamento. La posizione del Presidente della Repubblica è fortemente scettica nei confronti della legge e di come questa sia stata concepita.

Mattarella si è trovato costretto, di fronte alle obbligazioni del PNRR, ad accettare una legge fortemente Incostituzionale e selvaggia, che si propone si risolvere per sempre un problema di cultura e quotidianità.

Se il PNRR non fosse mai esistito Mattarella si sarebbe fatto una bella risata e avrebbe rispedito la legge al mittente, costringendo la maggioranza ad altri mesi di contrattazioni e possibli emendamenti, ma per fortuna della Meloni il sistema UE è entrato in maniera irrimediabile nella politica Italiana.

Se si fosse rispedita la legge indietro si sarebbe perso uno dei traguardi del progetto PNRR del primo trimestre 2024, fallendo in Europa e subendone le conseguenze, la responsabilità sarebbe stata indirizzata verso Mattarella dalla Maggioranza.

Un Capo di Stato incatenato da una maggioranza che si sa unire tra le varie discordie e da un UE sempre più incalzante per la grande quantità di fondi bloccata in territorio Italiano che non viene spesa.

“La scelta di prorogare per 12 anni le concessioni dei venditori ambulanti è sproporzionata ed eccessiva alla luce degli orientamenti giurisprudenziali” Così Mattarella chiude un annoso capitolo che lo ha tormentato per tutto il 2023.

Le ultime notizie dal Panorama Italiano                    Fonte: Il Fatto Quotidiano


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