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La strage di Erba, uno degli eventi criminali più noti, fa nuovamente scalpore con la riapertura del processo contro Olindo Romano e Rosa Bazzi.

Il giudice Cuno Tarfusser, sostituto procuratore generale della Corte di Appello di Milano, ha affermato che le prove a carico dei coniugi accusati di essere gli autori della Strage di Erba sono deboli, giustificando così la decisione della Corte d’Appello di Brescia di accogliere la richiesta di revisione del processo.

In un’intervista esclusiva a Raiuno, Tarfusser ha dichiarato: “Ho fatto la richiesta di revisione affinché si rifaccia il processo, perché ritengo che le prove che hanno portato alla loro condanna siano inconsistenti.” Il sostituto procuratore ha evidenziato l’evoluzione scientifica e tecnologica, sottolineando la necessità di una revisione basata su nuove scoperte.

Tarfusser ha espresso soddisfazione per la riapertura del caso, definendola una vittoria per il sistema giudiziario. Ha criticato le confessioni degli imputati, sostenendo che siano state indotte sotto pressione. L’analisi delle prove, in particolare la traccia ematica, è stata messa in discussione per la mancanza di un’adeguata catena di custodia.

Il processo, che ha visto Romano e Bazzi condannati all’ergastolo nel 2006 per l’omicidio di quattro persone e il tentato omicidio di un’altra, sarà riesaminato a partire dal primo marzo. La difesa baserà la propria strategia su nuove consulenze, testimonianze e intercettazioni ambientali, aprendo la strada a un possibile esito diverso del caso.

Le ultime notizie dal Panorama Italiano in tempo Reale                     Fonte: RaiNews.it


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