Trento : Abbattuto l’Orso M90 per Pericolosità
TRENTO – In una drammatica svolta degli eventi, l’orso M90 è stato abbattuto nel pomeriggio di martedì 6 febbraio, in esecuzione del decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nella mattinata di oggi. La decisione di abbattere l’esemplare è stata presa a causa del suo comportamento pericoloso e della sua eccessiva confidenza nelle aree urbane e periurbane.
Una squadra del Corpo forestale trentino è intervenuta in una zona montagnosa della Bassa Val di Sole per eseguire il prelievo dell’orso, identificato attraverso il radiocollare e le marche auricolari. Secondo il comunicato della Provincia autonoma di Trento, l’orso M90 rappresentava una minaccia, come evidenziato nella scala di problematicità del Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace).
La pericolosità dell’animale era emersa in diverse occasioni, soprattutto per la sua eccessiva confidenza con le persone. L’orso M90 aveva seguito intenzionalmente individui, raggiungendo il culmine degli incidenti il 28 gennaio, quando perseguì una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana.
L’Instituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) aveva già confermato la necessità di rimuovere l’orso M90 al più presto, data la sua pericolosità. La decisione di abbatterlo è stata presa dopo valutazioni approfondite e nell’interesse della sicurezza pubblica.
La controversa decisione di porre fine alla vita di un animale selvatico ha suscitato reazioni contrastanti nella comunità. Alcuni sostengono che fosse l’unica soluzione possibile data la pericolosità dell’orso, mentre altri criticano la scelta di non adottare misure alternative per proteggere l’animale e la popolazione locale.
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