La notte incandescente all’Olimpico ha visto il Bayern crollare, in territorio ostile , contro una Lazio da urlo che si è fatta largo sfruttando ogni squarcio di vulnerabilità dei bavaresi.

La Lazio parte per casa Bayern con l’entusiasmo di una notte da raccontare, un San Valentino calcistico incancellabile. La differenza di rosa e fatturato è svanita nel gelo bavarese, lasciando il segno di una Lazio determinata a sfidare i giganti europei.

Sebbene la conferma definitiva debba attendere il ritorno, l’equilibrio è stato spazzato via. Sarri  esce trionfante da un Olimpico impazzito per lui, per il gioco della Lazio e per un Immobile tornato a decidere le partite. Una trasformazione epica, considerando che tre anni fa i tedeschi avevano dominato i laziali con un 4-1.

Il Bayern ha completamente hanno smarrito la brillantezza del primo tempo, diventando confusionario e prevedibile. La Lazio, agile e letale in contropiede con la coppia Isaksen-Immobile, ha punito le smagliature del Bayern. L’espulsione di Upamecano, causata da un fallo da rigore, ha aperto le porte per la vittoria dei biancocelesti, dimostrando che la differenza di potenziale può essere annullata da un gioco audace e collettivo.

La squadra di Sarri ha sfruttato la crisi di un avversario sulla carta devastante, esponendo la mancanza di coesione e la fragilità degli avversari. La pressione incessante ha portato a errori cruciali, e la Lazio ha capitalizzato con un rigore perfetto di Immobile. La mancanza di una freccia come Davies ha reso il Bayern meno irresistibile, mentre la solidità difensiva della Lazio ha impedito ai tedeschi di trovare varchi.

Il Bayern, guidato da Tuchel, ha tentato di reagire con Mosse tattiche audaci, ma la resistenza della Lazio è rimasta inattaccabile. Il 2-0 sarebbe stato un’altra storia a Monaco.

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Fonte: Gazzetta dello Sport