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Il Super Tuesday rappresenta un momento cruciale per le primarie repubblicane, essendo potenzialmente decisivo per Donald Trump nella corsa alla nomination per le elezioni presidenziali USA del 2024.

Con 865 delegati in palio, oltre un terzo del totale necessario per ottenere la nomination, Trump sembra avviato a consolidare ulteriormente il suo vantaggio. Al momento dell’articolo, con 279 delegati già in tasca rispetto ai 43 di Nikki Haley, la sua più diretta avversaria, l’ex presidente appare in una posizione di netta supremazia.
Le dichiarazioni di Trump a Fox News, rivendicando una forte presa di posizione sulla politica estera e la sicurezza nazionale, sottolineano la sua strategia di campagna focalizzata su temi forti che risuonano con la base repubblicana. L’assertività con cui parla dei suoi successi precedenti e la certezza espressa riguardo la gestione di crisi internazionali illustrano il suo approccio alla leadership e alla politica estera, elementi chiave della sua piattaforma.
Il Super Tuesday, dunque, non è solo un test elettorale ma un’opportunità per Trump di dimostrare la sua resilienza politica e la sua capacità di mobilitare il sostegno repubblicano. Le proiezioni suggeriscono che potrebbe avvicinarsi notevolmente al traguardo per la nomination, con la possibilità di raggiungere la certezza matematica della candidatura già nelle prossime settimane.
Con il mondo che osserva e gli elettori repubblicani che esprimono il loro voto, il cammino di Trump verso la nomination sembra essere tracciato, evidenziando la sua dominante presenza nella politica americana e nel Partito Repubblicano.

stefanodemartino@gmail.com'

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