By La situazione nella guerra tra Israele e Hamas continua a evolversi con rapida intensità. Oltre 31mila persone hanno perso la vita, mentre più di 72mila sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza, teatro degli scontri che hanno preso avvio dopo gli attentati dell’7 ottobre. Nonostante le richieste di tregua durante il Ramadan, Tel Aviv non accenna a fermarsi.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’invasione di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è “necessaria per eliminare” il gruppo armato palestinese. Tale mossa, tuttavia, va contro le indicazioni del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha definito l’operazione “una linea rossa” da non oltrepassare, e del segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, che ha sollecitato una pausa durante il Ramadan.
Nel frattempo, gli scontri si intensificano anche sul fronte libanese, con Hezbollah che lancia droni e razzi su Israele, ricevendo in risposta bombardamenti su obiettivi nel sud del Libano. La violenza si propaga anche nel Mar Rosso, dove gli Houthi continuano ad attaccare le navi in transito. La coalizione militare statunitense e britannica risponde bombardando le aree dello Yemen controllate dai ribelli.
In un gesto di solidarietà umanitaria, la nave di Open Arms è salpata da Cipro con aiuti destinati a Gaza, cercando di alleviare la sofferenza della popolazione colpita dalla guerra.
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