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Martedì 12 marzo, un drammatico incidente sul lavoro ha scosso Carpenedolo, nei pressi di Brescia, portando alla morte di un operaio albanese di 43 anni. L’uomo stava effettuando riparazioni sul tetto dell’azienda Ghirardi Marmi quando è caduto da un’altezza di 7 metri, senza possibilità di sopravvivenza nonostante l’intervento tempestivo del 118.

L’incidente è avvenuto in via Santa Croce, e sembra che l’operaio, appartenente a una ditta esterna incaricata della riparazione, non fosse dipendente dell’azienda in questione. Il tetto era stato danneggiato da una violenta grandinata un anno prima, e l’uomo stava lavorando per ripristinarlo.
Le statistiche suggeriscono un aumento degli incidenti mortali sul lavoro in Italia nel 2024, con 1.041 denunce, di cui 242 verificatisi nel tragitto casa-lavoro e gli altri 799 sul posto di lavoro, come nel caso di Carpenedolo. Il governo ha recentemente introdotto misure restrittive, tra cui una patente a punti per le aziende in relazione agli incidenti sul lavoro, nel tentativo di contenere questa tendenza.
I soccorsi del 118 sono stati vani, e i carabinieri di Desenzano del Garda sono intervenuti per indagare sulle circostanze dell’incidente. Le inchieste sono in corso per chiarire eventuali responsabilità delle ditte coinvolte, sia dell’azienda in cui è avvenuto l’incidente che della ditta per cui lavorava la vittima.

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