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Nel fitto scenario del conflitto nel Mar Rosso, gli Houthi colpiscono nuovamente con droni carichi di esplosivo, questa volta prendendo di mira la fregata Hydra della Marina greca. L’attacco è avvenuto proprio mentre la nave ospitava il ministro della Difesa della Grecia, Nikos Dendias.

La missione navale Aspides, lanciata dall’Unione Europea a febbraio in risposta alla crescente minaccia degli attacchi Houthi contro le navi mercantili nella regione, si trova ora ad affrontare una nuova sfida. Gli Houthi continuano a pilotare droni carichi di esplosivo da remoto, mettendo a dura prova le difese delle navi della missione.
La fregata greca, lunga 117 metri e con un equipaggio di 173 persone, ha risposto all’attacco utilizzando il suo cannone a tiro rapido 127/Mk.45 di fabbricazione americana, collegato al sistema radar della nave e alla rete degli aerei spia Awacs della Nato. Nonostante l’uso di questa potente arma, l’Hydra è riuscita ad abbattere i due droni di progettazione iraniana, dimostrando la sua efficacia nella difesa contro questo tipo di minaccia.
L’episodio evidenzia la costante tensione e la pericolosità delle operazioni nella regione del Mar Rosso e del Golfo di Aden, sottolineando la necessità di una risposta coordinata e decisa per contrastare le attività degli Houthi.

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