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La mafia a Bari si nasconde dietro facciate apparentemente pulite, come autolavaggi, bar e altri esercizi commerciali, tutti intestati a prestanome. Questa è la rivelazione emersa da un collaboratore di giustizia, che ha descritto la strategia utilizzata dai clan mafiosi del quartiere Japigia per accumulare ricchezze attraverso attività illecite come il traffico di droga ed estorsioni.

I vertici delle famiglie criminali Parisi e Palermiti avrebbero gestito una serie di attività commerciali, tra cui bar, autolavaggi, un centro estetico, macellerie, un parrucchiere e persino un’ enoteca, tutto nel raggio di pochi isolati dal loro quartier generale in via Archimede.
La loro tattica consisteva nel riciclare i proventi illeciti attraverso aziende intestate a terze persone, rendendo così difficile per le autorità individuare e confiscare i loro beni. Tuttavia, l’operato dell’Antimafia ha portato alla luce questa rete criminale.
Gli uomini della Squadra Mobile, insieme ad altri reparti, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di 34 beni del valore di 12 milioni di euro, appartenenti ai vertici dei clan. Questa operazione è un duro colpo per le attività illecite della mafia a Bari e dimostra l’importanza della costante vigilanza delle forze dell’ordine contro il crimine organizzato.

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