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Vittorio Feltri ha espresso con forza la sua opinione riguardo alla decisione di una scuola di Pioltello, in provincia di Milano, di chiudere durante la festa di fine Ramadan. Definendola una , ha evidenziato la contraddizione nell’approccio dell’inclusività da parte della sinistra.

Il direttore editoriale del Giornale ha sottolineato che il 40% degli studenti dell’istituto è di fede islamica, ma ciò non dovrebbe condizionare la possibilità di frequentare la scuola per il restante 60% di altra fede. Feltri ha ribadito che l’Italia è un Paese laico, con radici cristiane, e che la festa del Ramadan non è parte delle tradizioni nazionali.
Secondo Feltri, l’idea di inclusività proposta dalla sinistra sembra escludere invece di includere, imponendo una visione e reprimendo le libertà. Egli ha evidenziato la mancanza di coerenza nel trattamento delle diverse manifestazioni di fede: mentre si tende a vietare il crocifisso e il presepe, si promuove l’espressione della fede islamica nei luoghi pubblici.
Infine, Feltri ha sollevato l’ipotesi di una doppia morale, suggerendo che se si segue il principio di chiusura per la festa del Ramadan, si dovrebbe fare altrettanto per altre festività non cristiane, come il capodanno cinese.

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