La Russia e la Cina hanno utilizzato il loro potere di veto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per bloccare una risoluzione proposta dagli Stati Uniti riguardante un cessate il fuoco a Gaza.
La risoluzione aveva lo scopo di stabilire un’immediata e prolungata tregua al fine di proteggere i civili coinvolti nel conflitto e consentire la consegna di aiuti umanitari essenziali per alleviare la sofferenza nella regione.
Il testo della risoluzione ha ricevuto 11 voti a favore, mentre tre membri del Consiglio di Sicurezza, Algeria inclusa, si sono opposti al documento. La Guyana si è astenuta dal voto.
L’ambasciatore russo presso l’ONU, Vassily Nebenzia, ha sostenuto che il testo proposto dagli Stati Uniti avrebbe potuto autorizzare un attacco israeliano a Rafah. Ha anche criticato gli Stati Uniti per non aver precedentemente cercato una tregua durante i sei mesi di conflitto a Gaza.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso forti parole contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, chiedendo a Dio di “distruggerlo e renderlo miserabile”. Netanyahu ha risposto a Erdogan invitandolo a tacere e a vergognarsi.
Nel frattempo, Spagna, Irlanda, Malta e Slovenia hanno annunciato la loro disponibilità a riconoscere lo Stato palestinese, sottolineando la necessità di un immediato cessate il fuoco e di un aumento degli aiuti umanitari per Gaza. Questi paesi hanno sottolineato che la soluzione dei due Stati è essenziale per garantire una pace durevole nella regione.
La situazione in Medio Oriente rimane tesa, con le tensioni tra Israele e Hamas che perdurano da 168 giorni. La mancata adozione della risoluzione proposta dagli Stati Uniti all’ONU solleva ulteriori preoccupazioni riguardo alla possibilità di una soluzione pacifica al conflitto.
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