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Dopo le accuse del presidente russo Putin, le dichiarazioni del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak denunciano nuove “menzogne” diffuse da figure come Patrushev e il capo dell’Fsb Bortnikov. Queste accuse riguardano il coinvolgimento di Kiev, degli Stati Uniti e del Regno Unito negli attacchi a Mosca.

Podolyak sottolinea la mancanza di credibilità di queste accuse, indicando che non solo mancano prove concrete, ma c’è anche un’ampia incredulità internazionale riguardo alla cosiddetta “pista ucraina” negli attacchi terroristici. Secondo il consigliere presidenziale ucraino, queste accuse sono solo un altro tentativo di diffondere menzogne per giustificare azioni contro l’Ucraina.
D’altra parte, il direttore dei servizi di sicurezza interni russi (Fsb), Alexander Bortnikov, ha sostenuto che gli attentatori del Crocus City Hall sono stati addestrati da Kiev in Medio Oriente. Queste affermazioni sono state riportate da Ria Novosti, aggiungendo che la Russia risponderà con misure di rappresaglia all’attacco.
In mezzo a queste accuse incrociate, resta la necessità di una chiara indagine e di prove concrete per determinare la verità sugli attacchi terroristici a Mosca, senza ricorrere a speculazioni politiche che possono portare solo a ulteriori tensioni.

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