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Una protesta tumultuosa ha scosso il penitenziario di Marassi a Genova, con circa cinquanta detenuti del circuito ‘Alta Sicurezza’ che hanno manifestato rumorosamente per oltre un’ora. La ragione dietro questa protesta è la presunta negazione di cure mediche a un detenuto trasferito da Secondigliano, noto centro camorristico.

Il Segretario Regionale della Uil Pa Penitenziari, Fabio Pagani, ha evidenziato le precarie condizioni della struttura, sovraffollata rispetto alla capienza prevista. Ha espresso solidarietà al personale penitenziario e ha criticato le decisioni delle Direzioni penitenziarie, sottolineando la necessità di affrontare il sovraffollamento e garantire l’assistenza sanitaria adeguata.
Pagani ha sottolineato che la situazione di Marassi non può essere considerata normale, con oltre 700 detenuti in una struttura progettata per 456. Ha invocato un tavolo di confronto con il Ministro della Giustizia e il Premier per individuare soluzioni concrete. La protesta dei detenuti riflette le gravi carenze nel sistema penitenziario, evidenziando l’urgenza di interventi immediati per garantire i diritti fondamentali anche di coloro che si trovano dietro le sbarre.

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