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Il rettorato dell’Università La Sapienza a Roma è stato occupato da un gruppo di studenti che chiedono fermamente la fine della presunta complicità dell’ateneo con Israele. Motivati da una serie di decisioni considerate controverse, gli occupanti esprimono il loro dissenso nei confronti della rettrice e della governance dell’università.

Gli studenti avanzano richieste chiare, tra cui la cessazione di accordi con università israeliane e aziende legate alla produzione di armi. La protesta è stata alimentata anche da recenti eventi come il rifiuto dell’Università di Torino di partecipare a un bando del MAECI e le dimissioni del rettore dell’Università di Bari da Med-Or, fondazione di Leonardo S.p.A.
La situazione è delicata, con ottanta studenti che occupano il rettorato e richiedono un incontro con la rettrice Antonella Polimeni. Sebbene sia stato concordato con le forze dell’ordine di lasciare gli spazi entro le 12:00 del giorno successivo, gli occupanti si preparano a mantenere la loro posizione fino a ottenere una risposta soddisfacente.
Si profila un’incognita su come reagiranno gli studenti nel caso in cui la rettrice non risponda alla loro richiesta di incontro. Alcune ipotesi includono l’intervento durante la seduta del Senato Accademico prevista per il giorno successivo.
Questa occupazione rappresenta una voce di protesta significativa contro ciò che gli studenti considerano una collaborazione immorale e inaccettabile con Israele e l’industria bellica.

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