Sette ragazzini, con età compresa tra i 14 e i 17 anni, residenti ad Agrigento e Favara, sono stati coinvolti in una maxi rissa al porticciolo di San Leone, la cui diffusione attraverso un video virale ha attirato l’attenzione delle autorità.

Il procedimento legale è stato temporaneamente sospeso dal gup del tribunale per i minorenni di Palermo, Antonina Pardo, per dare agli imputati l’opportunità di svolgere un periodo lavorativo di pubblica utilità, al termine del quale si valuterà la possibilità di chiudere il caso senza conseguenze legali.

La rissa, avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 settembre 2022, è stata individuata grazie a una fonte confidenziale della polizia e a un video diffuso online da un dirigente del Codacons, Giuseppe Di Rosa. Il video ha mostrato un gruppo di giovani impegnati in una colluttazione presso il porticciolo di San Leone.

Le indagini hanno portato all’identificazione di undici presunti partecipanti alla rissa, mentre sette di loro sono stati sottoposti a processo per l’accusa di aggressione. Secondo la versione dei ragazzi, l’episodio sarebbe iniziato come una provocazione da parte di terzi e si sarebbe trasformato in una reazione difensiva.

Gli avvocati dei giovani imputati hanno richiesto e ottenuto la possibilità di sottoporli a una prova di recupero, che, se superata con successo, potrebbe portare alla chiusura del caso senza ulteriori conseguenze legali.

Il processo è stato rinviato all’8 ottobre per valutare i risultati della prova di recupero e decidere il futuro dei ragazzi coinvolti.

Questa vicenda evidenzia l’importanza del recupero e della riabilitazione nel trattamento dei giovani autori di reati, offrendo loro una seconda possibilità di riscatto e reintegrazione nella società.

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