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Dolo (Venezia) – Una donna di 27 anni si trova ad affrontare non solo le minacce e gli insulti di un ex che si è trasformato in uno stalker, ma anche lo stigma sociale e i rimproveri da parte di coloro che dovrebbero sostenerla.

Questa storia di violenza, sia legale che sociale, si svolge nel Nordest italiano nel 2024, a breve distanza dalla zona dove è stata uccisa Giulia Cecchettin a Fossò.
La giovane ha conosciuto l’ex, un uomo di 37 anni di Padova, l’estate scorsa. Inizialmente sembrava brillante e affascinante, ma dopo una breve relazione, la donna ha deciso di interrompere il rapporto. Tuttavia, per lei è iniziato un vero e proprio incubo. L’uomo l’ha perseguitata ovunque, limitandole lo spazio e l’aria, seguendola costantemente e contattandola ripetutamente sia telefonicamente che sui social media.
La violenza verbale e psicologica si è protratta da fine settembre fino ad oggi, con decine di telefonate e messaggi, insulti e molestie sui social media.
Questa testimonianza evidenzia non solo la necessità di protezione legale per le vittime di stalking, ma anche la cruciale importanza di un sostegno sociale empatico e non giudicante.

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