0

Al largo della costa gelese, dove il petrolio ha da tempo trovato casa, si apre ora un nuovo capitolo nella storia energetica dell’Italia: la scoperta di risorse di gas naturale che potrebbero rivoluzionare l’approvvigionamento nazionale.

La protagonista di questa epopea è la Saipem 10000, una maestosa imbarcazione dedicata alla trivellazione in mare, capace di ospitare fino a 200 persone.
Guidata da Gennaro Palomba, la Saipem 10000 è un concentrato di tecnologia e ingegneria, una vera e propria “isola galleggiante” lunga 230 metri e larga 42. Qui, gli operai lavorano con destrezza, sfidando le intemperie marine, per portare avanti i progetti di trivellazione nel Canale di Sicilia. Le operazioni, coordinate dalla piattaforma Prezioso K al largo della costa gelese, mirano a sfruttare i giacimenti di gas del Mediterraneo per aumentare l’indipendenza energetica dell’Italia.
Con una potenziale produzione di un miliardo e mezzo di metri cubi di gas, pari al 40% del fabbisogno nazionale, questa scoperta potrebbe segnare una svolta nella crisi energetica del Paese. Attualmente, l’Italia estrae solo 3 miliardi di metri cubi di gas all’anno, ma secondo le previsioni di Assorisorse, entro il 2025 questa cifra potrebbe raddoppiare.
L’obiettivo principale di questo ambizioso progetto è massimizzare i benefici energetici riducendo al minimo l’impatto ambientale. Con la realizzazione di una base logistica a Porto Empedocle e operazioni logistiche a Trapani, il team, composto anche da due donne, Elisa Valgimigli e Donatella Stocchi, lavora incessantemente per raggiungere la conclusione dei lavori entro l’estate 2024.
La Saipem 10000 diventa così non solo una nave da trivellazione, ma una piccola città galleggiante con un obiettivo cruciale: garantire l’indipendenza energetica dell’Italia attraverso la perforazione di nuovi pozzi e l’immissione di gas nella rete nazionale.

Tassista Eroe a Roma: Salvata una Donna in Procinto di Partorire

Previous article

Strage di Altavilla: nuovi truci dettagli escono dal secondo interrogatorio della figlia superstite

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.

More in Economia