By La stagione della Juventus è stata un lungo susseguirsi di delusioni e ambiguità, culminate nel fallimento di un ambizioso progetto. L’allenatore Max Allegri ha continuamente alimentato un bluff che, alla fine, è stato smascherato dalle prestazioni del campo.
Da mesi si è parlato di obiettivi modesti, di mirare al quarto posto, mentre in realtà il vero traguardo avrebbe dovuto essere lo scudetto. Le formazioni schierate erano spesso difensive e prive di una chiara strategia offensiva, e i giovani venivano impiegati più come scusanti che come talenti da valorizzare.
La Juventus ha subito una caduta verticale nelle ultime partite, con solo due punti conquistati nelle ultime quattro partite e una media di appena sette punti nelle ultime nove, rendendo evidente la mancanza di un piano di gioco solido. Allegri ha continuato a sostenere che la squadra aveva fatto abbastanza punti ma distribuiti in modo sbagliato, perpetuando così il suo bluff.
L’illusione di una Juventus limitata che poteva solo aspirare al quarto posto è stata definitivamente dissipata. La squadra, con uno dei monti ingaggi più alti del campionato e acquisti milionari, doveva ambire allo scudetto e giocarselo fino in fondo. Invece, ha deluso con un gioco inconsistente e retrogrado.
Se non fosse stato per i punti accumulati fortunosamente all’inizio della stagione, la Juventus avrebbe rischiato seriamente di restare invischiata nella lotta per l’Europa. La stagione è stata caratterizzata da una mancanza di gioco e da una filosofia retriva, culminando in un risultato fallimentare.
L’ultima speranza per Allegri potrebbe essere la Coppa Italia, ma anche questa vittoria non cambierebbe la valutazione complessiva di una stagione segnata dal deludente gioco espresso e dalla mancanza di risultati significativi.
Il bluff è stato finalmente smascherato, e la Juventus dovrà affrontare una seria riflessione su come riportare la squadra al vertice del calcio italiano.
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