La Procura di Bari ha recentemente avanzato la richiesta di processo nei confronti dell’ex commissario straordinario e direttore generale Asset, Elio Sannicandro, insieme ad altre 11 persone fisiche, per presunte tangenti legate all’assegnazione di appalti nel contesto del dissesto idrogeologico.

Secondo l’accusa, Sannicandro avrebbe ricevuto 60.000 euro per favorire aziende imprenditoriali, con conseguenti provvedimenti cautelari per gli imputati.

L’indagine della Finanza ha evidenziato presunti legami finanziari tra Sannicandro e imprenditori locali, portando all’ipotesi di corruzione e turbativa d’asta. Nonostante le contestazioni, Sannicandro ha sempre negato fermamente di aver ricevuto tangenti.

L’evento assume particolare rilevanza politica, considerando la lunga collaborazione di Sannicandro con il governatore Michele Emiliano. Tuttavia, l’ingegnere barese ha recentemente sorpreso lanciando un gruppo Whatsapp per sostenere il suo avvocato alle primarie del centrosinistra di Bari.

Il caso continua a destare clamore e attira l’attenzione pubblica mentre si avvicina l’udienza preliminare fissata per il 23 aprile, evidenziando le complesse dinamiche politico-giudiziarie nel contesto locale.

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